martedì 22 novembre 2011

Raccolta differenziata e pubblicità sociale

Sfogliando questa mattina un giornale free-press mi sono imbattuta in due pubblicità sociali. Entrambe, anche se in modo diverso e per finalità diverse, trattavano come tema la Raccolta Differenziata.

Due pubblicità sociali sul tema della raccolta differenziata

È questo senz'altro un argomento oggi molto sentito dal cittadino, vuoi perché se ne parla a livello globale e siamo diventati tutti più sensibili verso tale questione; vuoi perché nessuno di noi vorrebbe vivere in una città come la Napoli di pochi mesi orsono; vuoi perché la malefica TARSU ci pesa sulle spalle.

La Comunicazione Sociale
La Comunicazione Sociale è una forma di comunicazione che ha come scopo quello di condurre il cittadino ad assumere determinati comportamenti informandolo sui temi di interesse e utilità collettivi. Spesso sono le Onlus e le Amministrazioni Pubbliche a sensibilizzare l'opinione pubblica su tematiche sociali molto sentite (razzismo, alcolismo, droga, AIDS, sclerosi multipla, etc..). 
L'obiettivo è invitare la cittadinanza a modificare i comportamenti e gli atteggiamenti: essa, la pubblicità sociale con il suo messaggio,  propone al destinatario di allontanarsi da un comportamento o atteggiamento indesiderato e di adottarne invece di positivi, promettendo più o meno in maniera implicita non solo una conduzione migliore per lui, ma anche per la collettività  nel suo complesso, che sarà retribuita dall'approvazione sociale.

Negli ultimi anni si è assistito ad un proliferare di comunicazioni sociali perché sono aumentati i soggetti che la promuovono. Il moltiplicarsi di tali messaggi e la continua ripetizione e amplificazione di essi alla lunga rischiano però di portare all'assuefazione e alla banalizzazione del messaggio, rendendo il discorso sociale meno coinvolgente.
Inoltre, e forse questo è il caso nostro, qualunque organizzazione che si pone una finalità sociale, prima di definire gli obiettivi dell'azione, deve ascoltare i soggetti ai quali intende rivolgersi e deve verificare che ci siano le premesse giuste per modificare il comportamento richiesto e ridurre così al minimo i rischi d'insuccesso. 
Dico "al caso nostro" perché guardando la pubblicità del Comune di Roma, che invita a tenere pulita la città facendo la raccolta differenziata, mi pare che manchi un tassello; della serie: "vuoi che faccia la raccolta differenziata? ok, ma dimmi chiaramente come la devo fare, COMUNICAMELO con tutti i mezzi che hai a disposizione in modo che io cittadino abbia sempre meno attenuanti nel non rispettare le regole". Ossia manca una forte dose di comunicazione sociale da parte dell'azienda che si occupa di Raccolta Differenziata. Ossia l'A.M.A. Eh sì, perché il cittadino, soprattuto quello romano da qualche anno è stato "invitato" a portare avanti la raccolta differenziata ma non è stato certo aiutato con la comunicazione nel comprendere pienamente cosa gettare nei contenitori dedicati. 
Si fa presto a dire contenitore della carta, della plastica e della indifferenziata, ma poi nella vita di tutti i giorni ci s'imbatte in dubbi amletici... il piatto di plastica lo butto nel contenitore della plastica? e lo scontrino fiscale lo getto nel contenitore della carta? Per entrambe la risposta è NO (l'uno perché non è un contenitore [e qui invito a leggere questo interessante articolo: "Ecco perché non si riciclano i piatti di plastica" ], l'altro perché è stampato su carta chimica.

Si potrebbe pensare "poco male, anche se lo getto nel contenitore plastica/carta non succede poi molto"... Sinceramente non so, ma se si va a leggere sul sito dell'AMA il materiale informativo (che per trovarlo serve la bussola... per chi fosse interessato, alla fine della pagina "Raccolta differenziata" c'è il link "Materiali utili" dove è possibile scaricare il libretto con molti esempi di cosa gettare nei vari cassonetti, il "volantone" che riassume la specificità di ogni cassonetto e altri materiali "promozionali") si scopre, leggendo il "volantone", che se compi un'azione del genere rischi di rendere non più riciclabile l'intero contenuto del cassonetto(!). La qualcosa in verità mi è stata recentemente confermata da un'addetta dell'A.M.A. dicendomi che il cassonetto della carta vicino al nostro studio un giorno non era stato svuotato perché qualcuno ci aveva gettato della plastica "inquinandolo" e quindi sarebbe dovuta giungere una squadra addetta alla pulizia. Il tutto comportando un notevole aumento di costi, di sprechi e di disservizio. 

Non sarebbe quindi il caso di una comunicazione al cittadino rispetto a questi rischi? Scrivere, nemmeno troppo in evidenza, cosa non buttare forse non è sufficiente. Se sapessi che arreco un bel danno alla catena del processo di differenziata, sarei più accorta nel rispettare le regole? Forse sì...

Realizzare una campagna di affissione con esempi di cosa o non cosa gettare nei vari cassonetti, penso che possa essere utile a tutta la comunità. Ormai all'A.M.A. si devono essere fatti anche un'idea degli errori che il cittadino compie più spesso. Potrebbe essere un modo per aggiustare il tiro, o no??
Ben venga quindi la campagna del comune di Roma, ma ci auguriamo che presto venga affiancata anche da una campagna dell'A.M.A.
Scritto da: Livia Ruggeri
consulente di comunicazione, grafica e web designer

giovedì 10 novembre 2011

Fortunato chi vive o lavora a Milano!

...Eh sì, perché chi vive o lavora a Milano, e si occupa o si diletta di comunicazione visiva, ha l'opportunità di partecipare a incontri e convegni veramente interessanti.
Ad esempio al Museo del '900 nel mese di Novembre ci sarà  "Talk - l'Identità del Museo", un ciclo di incontri nella giornata del mercoledì dedicati al visual identity dei Musei. Per ogni incontro saranno presenti importanti designers che racconteranno le loro esperienze e i loro percorsi professionali al fine di mostrare come il progetto dell'identità visiva sia e sia stato un elemento chiave nel successo della Cultura" (Approfondisci la notizia: dal sito dell'AIAP).

Sempre a Novembre nei giorni 23 e 24 Novembre si terrà, presso l'APICE (Centro dell'Università di Milano, "Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale") un convegno dal titolo " John Alcorn e alla grafica editoriale italiana intorno al 1970 - Testi, forme e usi del libro" dove verranno trattati temi quali ad esempio "La professione del grafico in Italia negli anni '70", "Albe steiner e l'immgine Feltrinelli", "L'abito del testo. Grafica editoriale ed Illustrazione". Tutti temi veramente interessanti... Speriamo venga scritto un pamphlet sul convegno (Approfondisci la notizia: pdf del programma dell'Evento).

E per chi ama la Calligrafia, sempre a Milano, fino al 3 Dicembre presso la Galleria dell'AIAP potrà visitare la mostra "I 20 anni dell’Associazione Calligrafica Italiana" organizzata in occasione del suo ventesimo anno di attività. 
La mostra vuole offrire una panoramica sulle diverse forme dell’arte calligrafica attraverso le opere dei soci: dalla calligrafia formale alla calligrafia espressiva, dal testo leggibile al segno astratto, utilizzando un’ampia gamma di tecniche. (Approfondisci la notizia: sito dell'Associazione Calligrafica Italiana").



lunedì 31 ottobre 2011

Pillole di Marketing

Per chi volesse fare un ripasso delle nozioni basi di marketing, consigliamo la lettura de "Il marketing dalla A alla Z", un libro di Philip Kotler, uno delle massime autorità nel campo del marketing e autore di ben 35 libri sull'argomento.

Il libro, di circa 200 pagine, offre un elenco di ben 200 argomenti inerenti al marketing con un'interessante e sintetica spiegazione. 

E' un testo sicuramente rivolto a chi già conosce l'argomento anche se il tema viene trattato in maniera molto semplice e simpatica. Un esempio dei temi trattati? il Cliente,  i Concorrenti,  il Design, i Fornitori, la Marca, la Mission, il Posizionamento, la Strategia, e molto alto ancora.

Se volessimo sintetizzare, sicuramente ciò che emerge è che al giorno d'oggi ogni azienda, grande o piccola che sia, per affrontare il mercato non dovrebbe prescindere da due fattori essenziali: il valore di marca e la cura del cliente: la prima per distinguersi dalla concorrenza creando un'identità unica e distinta; la seconda per garantirsi e aumentare un parco clienti oggi più che mai sensibile alle offerte della concorrenza.

Buona Lettura!!

giovedì 13 ottobre 2011

Novità dal sito server Yousendit

Da qualche settimana il sito server Yousendit (www.yousendit.com), molto utile per chi ha necessità di inviare file pesanti (fino ai 100 mega gratuitamente) a un qualsiasi destinatario senza appesantire così la propria posta elettronica, ha aggiunto un nuovo servizio sempre gratuito: la possibilità, e per chi invia e per chi riceve, di salvare il file in oggetto in uno spazio Cloud, ossia in rete. Ciò permette di recuperare il file facilmente senza la necessità di salvarlo nel proprio computer locale. 
Ricordiamo che per usufruire dei servizi di Yousendit in maniera gratuita è sufficiente registrarsi al sito. A pagamento ci sono anche molti altri servizi e la possibilità di inviare file ancora più pesanti. Il sito è in lingua inglese ma facilmente intuibile!

mercoledì 5 ottobre 2011

Abbiamo letto per voi... "Graficamente".

In verità è una lettura ancora non terminata ma sulla quale possiamo già trarre interessanti conclusioni.
Stiamo parlando dell'opera a fascicoli della De Agostini intitolata "Graficamente", che comprende 80 uscite e che attualmente è giunta alla 16ma.
L'idea che ne abbiamo tratto è sicuramente molto positiva perché con un approccio professionale e un linguaggio semplice e chiaro vengono presentati tutti gli aspetti della comunicazione visiva, dalla grafica al web, alla stampa, soffermandosi su temi quali il packaging, il lettering, il colore, le carte, la psicologia della forma, la storia dei movimenti artistici, e molto altro ancora, senza tralasciare curiosità e trucchi del mestiere.
Inoltre, allegati ad alcune uscite vengono forniti dei CD ROM dove è possibile realizzare con programmi professionali ( quali Adobe Illustrator o adobe In design per chi li ha) o programmi Open Source (come Scribus che si può facilmente scaricare dal web)  specifici progetti grafici (un bilgietto da visita, un invito, un book fotografico, etc).
Gli articoli sono scritti da importanti professionisti del settore e molti di loro sono anche professori presso il Politecnico di Milano.
Insomma, per chi desiderasse conoscere tutto ciò che ruota intorno al mondo della grafica o volesse approfondire eventuali carenze tecniche, quest'opera è sicuramente la soluzione. Buona Lettura!!

giovedì 22 settembre 2011

Perché una scritta rossa vibra su un fondo blu?

È legge universalmente riconosciuta che l’uomo e la natura tutta tendano all’equilibrio, all’armonia e all’ordine delle cose e se c’è una condizione per cui queste sono mancanti o deficitarie, l’uomo e la natura faranno di tutto per raggiungerle.

Detto ciò:
i colori rosso e blu, intesi come ciano e magenta, sono due dei tre colori primari in natura (insieme al giallo), ossia non ottenibili da e con altri colori.
Nel cerchio cromatico ogni colore ha un suo complementare con il quale ottiene l'equilibrio (dato dalla somma dei tre colori primari che mescolati tra loro generano il grigio neutro). 

Cerchio Cromatico


Così abbiamo che il Ciano ha come suo complementare l'arancio perché scomponendoli otteniamo: 
Ciano+ Arancio (= Magenta+Giallo) = Ciano+Magenta+Giallo = grigio neutro.

Nel nostro caso Magenta e Ciano non sono due colori complementari e quindi tra loro non sono armonici e non creano equilibrio; il nostro occhio (ossia il nostro cervello) tenterà di tutto per crearlo virtualmente (contrasto di simultaneità): ogni colore cercherà di spingere l’altro verso il suo complementare, perdendo entrambi il loro carattere reale e dando luogo ad effetti di estrema irrequietezza dinamica; perderanno la loro stabilità ed entreranno  in un gioco incostante di vibrazioni.
Per ottenere un accordo armonico è necessario parlare anche del contrasto di quantità e luminosità: ogni colore ha una sua luce; ciano e magenta hanno rispettivamente  un valore di 4 e 6, quindi accostati, per raggiungere un sorta di equilibrio (comunque carente perché manca il giallo per diventare armonico) dovrebbero occupare una superficie inversamente proporzionale e quasi pari. Se parliamo di una scritta su un fondo difficilmente avremo l'equilibrio spaziale richiesto, da cui ecco spiegato perché una scritta rossa vibra su un fondo blu (o viceversa).

È importante tener conto di questo anche in comunicazione: capita spesso di vedere comunicazioni importanti che difettano di leggibilità solo perché non si è prestata la giusta attenzione ai contrasti cromatici. 
Qui in alto un pessimo esempio di combinazione cromatica, per di più su un farmaco.
Come si può notare quel che si legge non è certo il nome del prodotto...



Per concludere elenchiamo i colori che risultano più leggibili su fondi colorati:
  1. nero su bianco
  2. nero su giallo
  3. giallo su nero
  4. verde su bianco
  5. rosso su bianco


A grande distanza i contrasti più visibili risultano essere:
  1. nero su giallo
  2. verde su bianco
  3. rosso su bianco
  4. blu su bianco
  5. bianco su blu
  6. nero su bianco
  7. giallo su nero
  8. bianco su rosso
  9. bianco su verde
  10. bianco su nero
  11. rosso su giallo
  12. verde su rosso
Scritto da: Livia Ruggeri
consulente di comunicazione, grafica e web designer